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7. Stadio Panatenaico
Lo Stadio Panatenaico (o Panathinaiko), noto anche come Kallimarmaro, è uno storico stadio di Atene, l’unico al mondo costruito interamente con marmo pentelico.
La fama di questa architettura deriva dalle numerose iniziative che ospitò, a partire dai Giochi panatenaici, in onore della dea Atena, protettrice della capitale greca, per cui fu costruito nel IV secolo d.C. Si dice che nel 120 d.C., per celebrare l’insediamento di Adriano, nell’arena siano stati sacrificati mille animali selvatici. Durante l’età classica, lo stadio aveva i posti a sedere in legno; venne rinnovato con il marmo del monte Pentelico dall’arconte Licurgo nel 329 a.C. Nel 140 d.C. fu ampliato da Erode Attico, raggiungendo i 50 000 posti.
Restò inutilizzato per secoli; nel 1895 venne completamente restaurato da un mecenate greco per ospitare i primi Giochi Olimpici dell’era moderna che si svolsero l’anno seguente. Durante i Giochi Olimpici del 2004 ha fatto da pittoresco sfondo alla gara di tiro con l’arco e all’arrivo della maratona. Viene usato occasionalmente per concerti ed eventi pubblici e al suo interno termina ogni anno la maratona di Atene.
La struttura attuale è una fedele riproduzione di quella originale, con tanto di sedili in marmo pentelico per 70.000 spettatori, una pista da corsa e un campo centrale
8. Teatro di Dioniso
Sofocle, Euripide e altri tra i più grandi autori greci utilizzarono il palcoscenico del Teatro di Dioniso, che è considerato come il più importante luogo di spettacolo di tutto il mondo antico.
I suoi resti sorgono sulle pendici meridionali della collina dell’Acropoli di Atene: per avere una buona diffusione del suono venne scelta questa posizione, per il suo andamento naturale del terreno.
Prima del IV secolo a.C. le commedie venivano messe in scena nell’antica Agorà, dove gli spettatori sedevano su gradinate in legno. Nel 498 a.C venne costruito il Teatro di Dioniso, sia per l’esigenza di un luogo dedicato agli spettacoli teatrali, sia perché si verificò un crollo: la collina dell’Acropoli venne scelta perché il suo andamento del terreno migliora la propagazione del suono e perché nelle vicinanze si trovava un santuario dedicato alla divinità.
Inizialmente il teatro appariva molto diverso da come lo vediamo oggi e raggiunse il pieno sviluppo dal punto di vista architettonico durante il IV secolo a.C, quando venne introdotto il palcoscenico e il legno delle gradinate fu sostituito dalla pietra. In prima fila vennero costruiti dei troni, il più imponente dei quali era riservato al sacerdote del culto di Dioniso, che sedeva riparato all’ombra di un baldacchino, ed è facilmente riconoscibile dalle zampe di leone in ottimo stato di conservazione poste a due lati. In epoca romana il teatro fu usato anche per cerimonie e avvenimenti pubblici, oltre che per gli spettacoli teatrali.
L’epoca romana segnò la fine di questo luogo di spettacolo, che cadde piano piano in disuso, fino a essere ricoperto da detriti in epoca bizantina.
9. Tempio di Zeus Olimpico
Il grandioso Tempio di Zeus Olimpico, o Olympeion, fu costruito in onore di Zeus Olimpico, in marmo del monte Pentelico.
Questo tempio è il più grande di tutta la Grecia e la sua costruzione si protrasse per oltre 700 anni: sotto Pisistrato (IV secolo a.C) vennero iniziati i lavori, che vennero interrotti per mancanza di fondi. Solo Adriano, nel 131 d.C., portò a termine l’opera e, all’interno del tempio, accanto alla grande statua d’oro e avorio di Zeus, fece sistemare un suo ritratto di uguali dimensioni.
Oggi si conservano solo 15 delle 104 colonne corinzie originarie: queste, situate su una grande distesa d’erba sono uno dei più importanti resti dell’epoca classica che attualmente si conservano.
10. Piazza Syntagma
Di fronte al Parlamento Ellenico si trova la Piazza Syntagma, una delle piazze più famose e importanti di Atene e della Grecia. Occupa il centro della città e il cuore degli ateniesi: è conosciuta anche come piazza della Costituzione perché è qui che, il 3 settembre 1843, il popolo manifestò chiedendo al Re Ottone di accettare la creazione di una nuova Costituzione.
La posizione privilegiata della piazza lo rende un luogo di passaggio obbligatorio per raggiungere molti dei punti d’interesse della città.
11. Via Ermou
Da Piazza Syntagma ha inizio Ermou Street, una grande via lunga oltre un chilometro, una delle poche completamente pedonali del centro città, che accoglie grandi centri commerciali, negozi delle grandi firme della moda europea e mondiale, bar, ristoranti e punti ristoro. Lungo Ermou Street troviamo anche il mercato delle pulci di Monastiraki, dove è possibile acquistare di tutto, dai dischi ai mobili. Ermou Street è servita dalla linea 2 (blu) della metropolitana di Atene, e le fermate principali per raggiungerla sono Syntagma e Monastiraki.
12. Il Quartiere Monastiraki
Le rovine della Biblioteca di Adriano, l’antica Agorà e lo Stoà di Attalo, restaurato, con un museo che espone reperti ateniesi sono solo alcuni dei famosi monumenti per cui è noto il vivace quartiere Monastiraki. Ubicato ai piedi dell’Acropoli, offre ai visitatori anche la possibilità di visitare numerosi centri culturali: nella Moschea Tzistarakis si possono vedere le collezioni di ceramica del Museo d’Arte Popolare Greca e nella Biblioteca di Adriano, dove si possono vedere i reperti dell’epoca classica ateniese. Il quartiere non è famoso solo per i punti di interesse culturali, ma anche perché è una delle principali zone commerciali della città: si possono trovare qui una grande varietà di articoli, dall’abbigliamento vintage a oggetti più tecnologici, oggetti di antiquariato e libri. Sono tanti anche i ristoranti all’aperto, in cui fermarsi per gustare piatti tipici della cultura gastronomica greca.
Le strade principali di Monastiraki sono Ermou, Pandrossou Street e Adrianou Street, ma vi raccomandiamo di perdervi fra le stradine della zona.
13. Il Quartiere di Plaka
Il Quartiere Plaka è sia una delle aree più antiche di Atene, che una delle zone più frequentate a attraenti della città. La sua vicinanza all’Acropoli lo ha reso famoso anche come Quartiere degli Dei. In questo quartiere aspetti antichi e moderni si confondono: ogni giorno i turisti che vi passeggiano possono ammirare le sue strette e labirintiche stradine acciottolate, dove si ergono delle belle case neoclassiche del XIX secolo, che conferiscono al luogo un fascino antico.
Qui i turisti hanno a disposizione numerose attività, culturali e di svago: alle visite in luoghi storici importanti (come il Monumento a Lisicrate, l’Agorà Romana o il Museo degli Strumenti Musicali Popolari) è possibile alternare un pò di shopping nei tanti negozi di souvenir o fermarsi per una pausa gustosa in uno dei tanti ristoranti o taverne, per assaporare i migliori piatti della gastronomia greca.
14. Monte Licabetto
Dove poter ammirare Atene dall’alto? Sicuramente uno dei migliori punti di osservazione è la collina del Licabetto, una piccola montagna di 278 metri di altezza, nel quartiere più ricco della città, Kolonaki.
Secondo la leggenda, la dea Atena voleva che il suo tempio dell’Acropoli si trovasse più vicino al cielo e, per questo, prese un’enorme roccia per posarla sulla collina dell’Acropoli. Mentre trasportava la roccia, ricevette una notizia che la sorprese e la roccia di 278 metri cadde su Atene, formando la Collina del Licabetto.
La collina deve il suo nome (Collina dei Lupi) alla grande quantità di lupi, che nell’antichità abitavano nella sua foresta di pini.
Durante l’epoca classica, la collina era coperta da una densa vegetazione e sulla cima si costruì un tempio dedicato a Zeus. L’aspetto della collina cambiò durante l’occupazione turca, a seguito della quale il monte restò completamente disabitato.
Fra il 1880 e il 1915 si eseguì una profonda deforestazione, che trasformò la collina nella densa montagna che è oggi.
Raccomandiamo di salire sulla collina al tramonto, per contemplare la città con il colore speciale dei raggi del sole, mentre sta lasciando il posto alla luna. La sera è anche un buon momento per osservare Atene illuminata.
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